Che cos’è il PH?
Il PH serve a misurare l’acidità di una soluzione acquosa, che è data dalla concentrazione degli ioni idrogeno presenti. La scala inventata dal chimico Danese Sørensen va convenzionalmente da un valore minimo 0 (soluzione acida) a un valore massimo 14 (soluzione alcalina o basica). A metà strada si trova il valore 7 (neutro), che corrisponde alla condizione tipica dell’acqua distillata a 25 °C.
A seconda del tipo di sporco da eliminare quindi, andremo ad utilizzare detergenti con PH acido, basico o neutro.
Per semplicità possiamo classificare lo sporco in 3 tipi:
La Polvere: Insieme di particelle della dimensione di qualche “micron” in sospensione nell’aria, che le trasporta da un luogo all’altro, diffondendole nell’ambiente e depositandosi sulle superfici.Facilmente rimovibile con detergenti a PH neutro (valori da 6 a 8)
Sporco Magro: Combinazione di polvere ed acqua, inorganico, incrostazioni calcaree causato dalla durezza dell’acqua.Rimovibile con detergenti a PH neutro (polvere) o acido (valori da 1 a 5)
Sporco Grasso: Sporco organico a carattere prevalentemente lipidico, grassi e oli vegetali e animali. È lo sporco che si può trovare nelle cucine o nell’industria alimentare in genere; è composto essenzialmente di unto e altri residui alimentari. In particolare si tratta di grassi e oli saponificabili che reagiscono e si sciolgono con detergenti alcalini (valori da 9 a 14)
Tieni presente che un detergente è composto da una miscela di sostanze chimiche che servono per rimuovere lo sporco da una superficie. Queste sostanze, descritte in un altro post, determinano il PH del detergente.
Un consiglio, i prodotti molto acidi (PH 1-2) o molto alcalini (PH 13-14) sono pericolosi e vanno maneggiati con assoluta attenzione, meglio se ti fai affiancare da un professionista.
Posso illustrati come utilizzarli nel modo corretto e in assoluta sicurezza così da evitare danni a persone e superfici.